La Roncopatia (Apnea ostruttiva notturna) è una patologia che colpisce più del 20% della popolazione italiana sopra i 50 anni. Si può manifestare anche in età pediatrica.

Nei casi di pertinenza odontoiatrica queste patologie sono causate da un eccessivo rilassamento nel sonno dei muscoli del cavo orale che collassando ostruiscono il passaggio dell'aria verso i polmoni.

Il primo sintomo è rappresentato dal russare seguito da sonnolenza diurna, riduzione della concentrazione, colpi di sonno, risveglio improvviso con "fame d'aria".

Il russare nasconde spesso la Sindrome da apnea ostruttiva notturna, patologia caratterizzata da soste della respirazione che variano da pochi secondi fino a raggiungere il minuto, con una frequenza di 20 - 30 - 40 volte a notte.

Il sonno non è più ristoratore, la pressione arteriosa rimane elevata, il muscolo cardiaco non va in defaticamento, l'attività cerebrale si riattiva più volte e non si raggiungono più livelli profondi del sonno..

Il cortisolo (ormone dello stress) e la grenalina (ormone che stimola la fame) aumentano i loro livelli nel sangue mentre la leptina (ormone che riduce l'appetito) diminuisce.

La saturazione di ossigeno del sangue può ridursi pericolosamente.

Il rischio di ictus, aritmie cardiache, infarto aumenta drasticamente.

La terapia ortodontica che si avvale di dispositivi di avanzamento mandibolare per la riduzione della compressione delle vie superiori, risolve circa l'80-90% delle roncopatie e delle apnee ostruttive notturne.